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Dal 1° gennaio 2020, gli esportatori abituali non sono più obbligati a consegnare al loro fornitore la dichiarazione d’intento (con la ricevuta d’invio all’Agenzia delle Entrate). Questo è quanto emerge dal Decreto crescita (Dl n. 34/2019) che ha modificato l’articolo 1, comma 1, lettera c del D.L. 746/1983.

Un contribuente ha concesso in locazione nel 2014 un immobile abitativo optando per la cedolare secca. A dicembre 2019 scade il contratto che intende prorogare mantenendo il regime di cedolare secca. Chiede se alla luce delle novità del Decreto Crescita sia ancora obbligatorio l’invio della raccomandata a.r. al conduttore per la proroga dell’opzione della cedolare secca.

Il credito d’imposta derivante dall’attività di R&S è – ovviamente – passibile di verifica. Qualora i verificatori accertassero che lo stesso deriva da un'attività non agevolabile scatterebbero le sanzioni.

La prescrizione breve per i tributi erariali: La sentenza 30362 della Cassazione.

Cosa fare l’Agenzia della Riscossione ci notifica una cartella, quali ex soci di società di persone?