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L’articolo 1, comma 1055 della L. 178/2020 per gli investimenti in beni nuovi strumentali “ordinari”

(diversi quindi da quelli di cui all’allegato A e all’allegato B della L. 232/2016, definiti 4.0) – effettuati dal 01 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 - prevede un credito d’imposta nella misura del 6%. Tale credito sorgeva anche per gli investimenti “prenotati” nel 2022 (mediante pagamento di acconti almeno pari al 20%) ed effettuati entro il 30 novembre 2023.

La presunta proroga – che prevedeva la possibilità di effettuare l’investimento prenotato nel 2022 entro il 30 giugno 2024 - risultante nelle bozze del decreto Milleproroghe - è stata cancellata e non risulta nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 dicembre.

Si ricorda inoltre che il credito d’imposta su beni ordinari non è stato riproposto per gli anni successivi al 2022. Quindi, salvo quanto sopra indicato, investimenti effettuati dal 2023 non avranno alcuna agevolazione.

Le agevolazioni ancora in vigore nel 2024

Per gli investimenti in beni materiali 4.0. prenotati al 31/12/2022 e sostenuti entro il 30/11/2023, spetta un credito d’imposta nella seguente misura:

- 40% per investimenti fino a euro 2,5 milioni

- 20% per investimenti tra euro 2,5 milioni e 10 milioni;

-10% per investimenti tra euro 10 milioni e 20 milioni.

Per gli investimenti in beni materiali 4.0. effettuati dal 01/01/2023 fino al 31/12/2025 (o prenotati entro il 31/12/2025 previo pagamento di acconto pari almeno al 20% e sostenuti entro il 30/06/2026), spetta un credito d’imposta nella seguente misura:

- 20% per investimenti fino a euro 2,5 milioni;

- 10% per investimenti tra euro 2,5 milioni e 10 milioni;

- 5 % per investimenti tra euro 10 milioni e 20 milioni.

Per gli investimenti in beni immateriali 4.0. prenotati al 31/12/2023 e sostenuti entro il 30/11/2024, spetta un credito d’imposta del 20%. In merito, invece, agli investimenti in beni immateriali 4.0. effettuati nel 2024 spetta un credito d’imposta del 15%.

Il piano Transazione 5.0

Entro gennaio 2024 – come confermato dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso durante un question time alla camera dello scorso 20 dicembre 2023 – è previsto il “varo” del decreto PNRR sul piano Transazione 5.0 (basato sulle fonti rinnovabili). Seguirà il decreto attuativo che, sempre a detta del ministro, è già pronto.

Oggetto di agevolazione saranno le spese sostenute dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 in una tra queste attività:

- investimenti in beni strumentali materiali/immateriali 4.0;

- investimenti in beni per autoprodurre/auto consumare le fonti rinnovabili;

- formazione del personale per le competenze in transizione ecologica.

L’agevolazione è un credito d’imposta della misura del 20% (probabilmente le aliquote saranno differenziate in ragione del livello di efficientamento raggiunto). L’agevolazione verrà parametrata non al valore dell’investimento, ma “al livello di efficienza” dei processi produttivi (o risparmio energetico) che l’investimento consentirà di ottenere. Il tetto massimo dell’investimento agevolabile sarà pari a 50 milioni di euro.

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